This is an Italian translation of What do you think?

“È una delle tristi ovvietà della condizione umana che non ci sia una buona idea, un nobile movente o un valido suggerimento che non possa (e che infine non sia) fatto proprio e imbastardito dai fanatici… Una manifestazione di questa tendenza è nell’idea di “altruismo efficace”.

K. Berger & R. M. Penna

In questo capitolo ti daremo del tempo per riflettere su ciò che pensi dell’altruismo efficace e sulle potenziali priorità di cui hai sentito parlare finora. 

Dedichiamo a questo una sezione perché, in qualsiasi misura ci sbagliamo, accorgerci dei nostri errori e correggerli ci porterà a fare più bene. Confrontarsi onestamente con buone controargomentazioni (sia interne, sia esterne alla comunità di AE) può aiutarci a evitare il bias di conferma e il pensiero di gruppo e a essere più vicini a identificare i modi più efficaci per fare del bene.

Critiche di questo tipo hanno portato a cambiamenti importanti in ciò che molti altruisti efficaci fanno. Ad esempio, GiveWell ha intervistato un campione di individui demograficamente simile ai destinatari dei programmi che sostiene su come farebbero dei compromessi morali, in risposta alla critica per cui non dovrebbe fare compromessi morali per conto delle persone che le organizzazioni raccomandate da GiveWell aiutano.

Un concetto chiave in questo caso è l’importanza di farsi delle opinioni indipendenti. Nel lungo periodo è probabile che sviluppi una comprensione più profonda delle questioni importanti se rifletti sugli argomenti autonomamente. Tuttavia (visto che non puoi analizzare ogni cosa) a volte può avere senso fare riferimento ad altri quanto prendi le tue decisioni.

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